L’etimologia del nome ci fa pensare ad una probabile origine araba del sito, ma su questo non c’è una risposta certa. In epoca medievale la signoria di Alcamo venne consegnata a Francesco II di Ventimiglia, conte di Geraci.  A lui succedette la famiglia dei Cabrera, che dominò la città di Alcamo per tutto il XV secolo. In questo periodo, Antonello da Messina si trasferì ad Alcamo per la durata di 3 anni (intorno al 1438-1441) al fine di apprendere l'arte delle pelli dal maestro conciatore Guglielmo Adragna di Alcamo. A quel tempo Alcamo era infatti un'importante città dal punto di vista del commercio e dell'artigianato. In particolare, era intenso lo scambio di frumento e vino con le città vicine, mentre dal punto di vista dell'artigianato era piuttosto fiorente l'attività di panettieri, fabbri ferrai, conciatori di pelle e tessitori. La cittadina, ricca di storia, conserva molti edifici sacri di epoca diversa.
powered by Guido Scuderi
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