Page 171 - Corti di carta
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Il portoncino, però, se lo ricordava ancora; era sbarrato e sotto il
battente un pezzo di carta sgualcita su cui c’era scritto: “CHIUSO
PER CESSATA ATTIVITÀ”.
Max fu preso dal panico. Per un attimo pensò di essere vittima di
un incubo; una serie di improperi e male parole gli uscirono dalle
labbra, ma furono immediatamente ricacciate indietro in un mugolio
disarticolato. Non poteva mettersi lì a sacramentare in mezzo alla
piazza, tra la gente che passava ignara ed estranea.
Piuttosto si chiese chi gli avesse dato l’indirizzo del tatuatore,
perché l’unica cosa da fare, in quel momento, era di rintracciarlo, il
più presto possibile.
Chiamò Mario al telefonino, annotò affannosamente un numero di
telefono che gliene avrebbe dovuto fornire un altro… S’incamminò
verso l’indirizzo che aveva segnato sul pacchetto delle Malboro.
Mentre risaliva il Corso principale, mille pensieri gli affollavano
la mente. Forse, tra non molto, l’aquila avrebbe fatto capolino su per
il collo e a poco a poco sarebbe risalita sulla sua faccia… Oppure si
sarebbe dilatata sotto, lì sotto, fino alle gambe, fino a che i suoi
artigli si sarebbero confusi con le dita dei piedi? A quel punto sua
madre se ne sarebbe accorta, e allora…Non osava immaginare che
cosa sarebbe successo allora…
Non osava immaginare che cosa poteva diventare il suo aspetto,
come avrebbe potuto mettere il naso fuori di casa.
Quando aveva deciso di farselo fare, questo tatuaggio, voleva una
cosa piccola, proporzionata, di cui sua madre – così contraria, così
bigotta – non avrebbe mai saputo l’esistenza, lei che non lo vedeva
mai spogliato, lei che nemmeno al mare veniva mai.
Ah se le avesse dato ascolto! Se fosse potuto tornare indietro! Ma
chi era quel figlio di… che l’aveva così rovinato? Quale sortilegio
misterioso e perverso aveva messo in atto quel farabutto? Avrebbe
potuto eliminarlo? Sì, aveva letto che i tatuaggi si possono cancellare
quasi del tutto con un raggio laser, ma chissà quanto costava, e lui
che non aveva mai soldi, come avrebbe potuto procurarseli? Ma era
proprio quell’incosciente che avrebbe dovuto risarcirlo… Ah, se lo
trovava, gliel’avrebbe fatta vedere lui, a quel pezzo di…
Uno scroscio improvviso di pioggia lo fece tornare alla realtà:
quasi senza accorgersene il cielo era diventato scuro, le luci
tardavano ad accendersi, e lui faceva fatica a districarsi tra vicoli e
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