Page 18 - Miette Mineo - La lava e la polvere
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al pubblico. Le corse dei cavalli erano suddivise secondo il valore
           dei cavalli concorrenti, dai più pregiati ai più comuni, secondo una
           differenziazione sempre presente nella società del tempo.
              Il primo premio (in broccato d’oro) spettava dunque e soltanto
           alla corsa dei cavalli di categoria superiore, ma anche gli altri pre-
           mi erano molto ambìti e consistevano in somme di denaro, mentre
           il palio corrispondente veniva offerto in omaggio alla santa.
              Lo stendardo della città, di colore celeste, e quello del re, rosso
           fuoco, venivano portati l’uno da tre ufficiali, l’altro da quattro, fra
           il Patrizio e il Capitano di giustizia. I membri del Senato, i tamburi,
           le trombe, gli oboe, i fagotti, accompagnavano la processione.
              Quella sera, verso le quattro del pomeriggio, nelle vie si sareb-
           bero disputate tre corse di cavalli diverse.
              Rosina e le sue compagne si erano da un pezzo sistemate verso
           la marina dove avrebbero corso le giumente più ordinarie e dap-
           pertutto si sentivano grida di incitamento e scommesse sui cavalli.
              I giovani che montavano erano impetuosi e correvano velocissi-
           mi tra due ali di folla. Il primo premio per la categoria era stato vin-
           to da un giovane alto e dai capelli scuri come quelli di un saracino.
           La folla gridava a gran voce il suo nome, Rosina lo aveva afferrato
           a stento, ma non lo avrebbe più dimenticato: Carmelo Battaglia.

              L’indomani uscivano i ceri portati in processione fino alla catte-
           drale, dove venivano benedetti, e il giorno dopo ancora avveniva la
           premiazione della corsa. Su uno scanno molto lungo e ricoperto di
           velluto cremisi, stavano i senatori vestiti di panno dorato e di una
           toga nera infilata sopra la veste. Si procedeva alla premiazione dei
           vincitori che con la fronte incoronata di fiori venivano acclamati e
           portati in trionfo, come se fossero dei privilegiati dal destino.
              Negli altri giorni si susseguivano processioni, l’uscita delle re-
           liquie della santa, il corteo delle autorità, ma anche quello delle
           maestranze tra un baluginare di fuochi accesi e di torce di tutte le
           grandezze e tra il continuo vociare della folla che invocava conti-



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