Page 133 - La via d'uscita
P. 133

patrimonio accumulato dal padre. Pensò allora che dove-
               va fare lei qualche passo in avanti per risolvere l’intrigata
               faccenda, e si rivolse a chi poteva sperare che l’aiutasse.
               Adele aveva già due bambini e la sua vita, adesso, era piena
               d’impegni, ma era sicura che non l’avrebbe abbandonata e
               si mise in contatto con lei affinché Filippo potesse fare da
               mediatore. Pensò che poteva negoziare allora in maniera
               onorevole le sue spettanze, rinunciando magari all’inte-
               ro, accontentandosi di quello che era sufficiente a vivere
               quando fosse uscita dal convento.
                 Cosa avrebbe fatto in quest’evenienza? Dove avrebbe abi-
               tato? Sicuramente Concetta non l’avrebbe abbandonata, e
               avrebbe potuto contare su di lei per ogni necessità di ordi-
               ne pratico, ma una rendita sicura - per quanto esigua - ci
               voleva e questo era quello che si spettava di ottenere, an-
               che grazie ai buoni uffici di Filippo Moncada.

                 Egli lavorava in questo senso, ma la sua azione non avreb-
               be avuto successo se non fossero intervenuti due fatti fa-
               vorevoli: la scadenza del mandato di suor Angela Benfatto
               e la malattia di suo padre che ne aveva indebolito notevol-
               mente le forze e l’aveva reso molto più malleabile ad accet-
               tare le sue richieste.
                 A tal proposito sentì il bisogno improvviso e indifferibi-
               le di tornare nella casa paterna, di riabbracciare i suoi che
               non vedeva da tempo, anche se ciò le costava una pena ed
               un travaglio non indifferenti, ma capiva che questo sacri-
               ficio le spettava, anche per onorare la sua coscienza e lo
               stato che stava per abbandonare, e nonostante essi non
               avessero mai dimostrato affetto e comprensione per lei.
                 Chiese allora il permesso di effettuare questa visita, e,
               avendolo ottenuto, si recò con la fedele Concetta nel pa-
               lazzo di città.
                 Con visibile turbamento salì quella scalinata tante volte
               percorsa, s’infilò nel corridoio che trovò più buio e più cupo


                                            131
   128   129   130   131   132   133   134   135   136   137   138