Page 12 - Tempo scomposto
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gliore.
             -Mamma, ma come faccio se non ci sei? Non potrò più
           uscire come prima!
             -Potrai, potrai, la presenza di Rosa non ti rassicura?
             -Ma poi se ne va, e tutto dipenderà da me…
             -Ci sono anche gli zii, lo sai come sono affettuosi...
             La lista dei possibili appigli continuava, tanto che Mirta
           non capiva più se si trattava di una lamentela fondata su
           una effettiva necessità o nasceva solo dall’indolenza e dalla
           pigrizia su cui Bianca s’era adagiata, complice il suo atteg-
           giamento troppo indulgente e protettivo.
             -Ciao, tesoro, tranquilla…Ti chiamo dopo.
             Si mosse, rassettandosi un poco la gonna, lisciandose-
           la con le mani sudaticce, quasi per darsi un contegno di
           fronte ad un’evenienza che la turbava ancora, provocan-
           dole qualche sussulto nella coscienza. Fuori dalla porta
           della Biblioteca gruppi di studenti formavano capannelli
           a due a due, ridevano e bisbigliavano mostrando una com-
           plicità che le provocò una punta di disagio, lei che in quel
           momento era sola con i suoi pensieri. Era quasi l’ora di
           andare, notò consultando l’orologio, e dopo questo giro
           esplorativo decise di tornare alla sua postazione, raccoglie-
           re le sue cose ed avviarsi verso questa nuova dimensione di
           vita.
             Una  sagoma  sconosciuta  occupava  l’ingresso  della  Bi-
           blioteca, proprio mentre lei stava per rientrare; un uomo
           ne usciva, l’urto fu inevitabile.
             -Mi scusi…non l’avevo vista
             Alzò gli occhi e si trovò dinnanzi due occhi penetran-
           ti subito addolciti dall’accenno di un sorriso disarmante.


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