Page 85 - Tempo scomposto
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questioni più personali.
Il dialogo s’incentrò sulla ricerca e sulle recenti scoper-
te che andava effettuando Mirta nel corso del suo lavoro.
Soprattutto sulle questioni inerenti alla stregoneria, alle
pratiche magiche di cui venivano accusate le donne e che
potevano finire sul rogo a causa di queste che poi si rivela-
vano essere semplici superstizioni fantasiose o dicerie pri-
ve di fondamento.
- Sono quindi giunta ad un punto cruciale delle mie ri-
cerche, avendo avuto la fortuna di trovare un libro (quasi
illeggibile, in verità) in cui si parla di una di queste pove-
rette, vissuta al tempo della diffusione della peste di Mes-
sina, accusata di avere compiuto un maleficio contagioso a
danno della cugina della sua padrona, e per questo caduta
nelle mani dell’Inquisizione.
- Condannata, torturata o salvata dopo un autodafé?
- Purtroppo la narrazione s’interrompe su questo punto,
forse il libro continuava, o mancano le pagine della parte
finale…In ogni caso mi è venuta l’idea di continuarla io,
questa storia, di farne un piccolo saggio o un racconto,
non so. Sono storie che intrigano molto e che sono terri-
bilmente attuali!
- Sicuramente! Mi vengono in mente delle riflessioni in
merito a questo episodio storico collegato al dramma del
femminicidio. I corpi delle streghe torturate e arse vive
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erano espressione di una cultura sessuofobica: la strega ap-
pariva come il simbolo del carattere anarchico e indoma-
bile di una femminilità che si rifiutava di adattarsi passiva-
mente alla rappresentazione patriarcale della donna come
custode del focolare e madre premurosa dei suoi figli. Solo
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