Page 86 - Tempo scomposto
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nel sacrificio di sé, della propria libertà e dei propri deside-
ri, una donna, secondo quella cultura, poteva redimere la
propria natura peccatrice e tentatrice e la debolezza inna-
ta del suo intelletto (pensiamo alla figura biblica di Eva)
dedicando, sacrificando la propria esistenza ai figli e alla
famiglia.
- Era ed è purtroppo cruciale la qualità del rapporto uo-
mo-donna, cioè la situazione da te delineata pone l’accen-
to sull’inadeguatezza del maschio di confrontarsi in modo
positivo con l’essenza vera della femminilità.
- Hai detto bene, a volte sembra che le donne vengano
odiate dagli uomini, ed in questo non c’è solo una perdi-
ta di potere da parte loro, ma la loro fatica a riconoscere
la libertà della donna, il loro rifiuto della femminilità che
è, piuttosto, una forma radicale, forse la più radicale, di
razzismo. Si tratta di stroncare il diritto di esistenza a chi
con la sua esistenza minaccia la stabilità e l’identità della
nostra. Si tratta di eliminare una esistenza differente, ecce-
dente, irriducibile al potere fallico della ragione maschile.
- Mi fa piacere quest’autocritica di genere! Vorrei che
questi discorsi fossero interiorizzati da quella parte di in-
dividui che, accecati dalla loro presunta virilità, fossero in
grado di cambiare, ma non sono molti!
Per tutto il tempo che Antonio aveva parlato Mirta lo
scrutava con occhi curiosi, pronta a cogliere ogni sfuma-
tura del suo discorso, ogni mutamento nella voce e nella
mimica facciale. Le si confermò la sensazione che aveva
una voce molto gradevole, con i toni bassi e gravi che si
adattavano senza sforzo a ciò che andava dicendo; il di-
scorso fluiva seguendo il filo del suo pensiero, la fronte gli
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