Page 93 - Tempo scomposto
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di là dall’orizzonte, e sopportarne il peso e il confronto.”
Le parole di Carlo Levi, tratte dal suo fortunato romanzo,
ci riempivano la memoria e costituivano una sorta di di-
dascalia silente del nostro andare alla ricerca dell’anima di
quei luoghi.
- Ricordi? anche Pasolini ha scelto i Sassi per girare il suo
Vangelo.
- Capisco cosa abbia persuaso Pasolini a trasformare
in Terra Santa questa città: tra i sassi domina una totale
atemporalità. La commistione tra la solida materialità del-
la roccia e il silenzio dei vicoli crea un’atmosfera sospesa,
da paesaggio lunare. Lui voleva girare a Gerusalemme, ma
tornò disgustato dalla Palestina perché si erano perdute le
tracce del passato a cui voleva rifarsi…
Vidi accendere il suo sguardo e la voce diventare più
squillante ed acuta del solito, in modo che da tempo non
vedevo più, e con un gesto di tenerezza improvvisa gli pas-
sai le dita tra i capelli, un gesto di affettuosa commozione
quasi dimenticata.
I nostri discorsi si intrecciavano in una consonanza tota-
le, forse mai provata così fortemente. Dall’alto, dopo averla
percorsa, la città si offriva alla nostra vista prima di essere
agguantata dagli ultimi raggi del sole, e così me la ricordo,
come complice testimone nelle nostre vite di qualcosa che
non sarebbe più stato.
Ho in mente tutto il corredo di sguardi, sensazioni e pul-
sioni che sono rimasti nella mia mente con una chiarezza
impressionante.
Appena tornati da questa intensissima esperienza, nulla
fu più come prima. Cominciò un precipitare lento ed inar-
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