Page 132 - Miette Mineo - La lava e la polvere
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sua muta devozione- dimostrava di ricambiare. Aprì il suo cuore
           al Moncada, certo di riceverne almeno una parola di conforto. Fu
           piacevolmente  sorpreso, quindi,  di  sentirsi  indirizzare  da  padre
           Girolamo, ed ebbe la sensazione che la sua richiesta non fosse del
           tutto inattesa, come se il religioso sapesse più di quanto voleva
           dire.
              Un  po’  dubbioso  si  recò  alla  chiesa  dell’Indirizzo.  Prima
           di  entrarvi,  vagabondò  un  poco  nei  dintorni:  era  quasi  sicuro
           che  Rosina  e  sua  zia  non  abitavano  più  nella  casupola  accanto
           al  Castello,  ma  ignorava  del  tutto  gli  infelici  avvenimenti  che
           aveva vissuto la ragazza. Ebbe modo, poi, di rammaricarsene e di
           attribuirsene parte della colpa. Ma come aveva potuto essere così
           cieco, così ottuso per farsi coinvolgere così tanto da quei sogni di
           giustizia sociale? L’aver convissuto a gomito stretto con i nobili
           gli aveva fatto capire che non erano poi tutti così spregevoli e che
           spesso le loro azioni sono dettate da motivazioni che non era in
           grado  di  percepire.  Capiva,  insomma,  sia  pure  confusamente  e
           con la poca chiarezza che gli consentiva il suo limitato bagaglio
           culturale, che non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio e che
           ricorrere alla violenza per portare il bene è sempre sbagliato.

              “Rosina sta bene. Ha una bambina di nome Stella che circostanze
           molto  sfortunate  hanno  fatto  nascere,  ma  che  è  bellissima  e
           che conviene ringraziare tutti i santi del Paradiso se è venuta al
           mondo…”
              Con gli occhi umidi di commozione padre Girolamo continuava
           a dipanare la matassa di quella storia povera, umile come ce ne sono
           tante e nel frattempo scrutava il suo interlocutore la cui vicenda
           non conosceva, chiedendosi con vivo interesse se ci poteva essere
           un finale lieto per le creature cui era così affezionato.
              “Padre carissimo, io Rosina l’ho conosciuta e le ho voluto bene
           da subito, ma altri pensieri ed altre circostanze mi hanno portato
           altrove, molto lontano a cercare la mia strada…Ora sono tornato e



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