Page 86 - Miette Mineo - La lava e la polvere
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solo per la giovane età del secondogenito, che muoveva i primi
passi in seno al Convento, ma anche perché Agata intuiva che gli
intrighi ed i sotterfugi non erano proprio pane per i suoi denti. Al
neo-monaco interessavano più le cariche spirituali e caritatevoli
che non l’arrampicarsi in maniera spregiudicata nei meandri del
potere. E in questo era simile al padre.
Ma adesso Agata intravedeva uno spiraglio, una possibilità che
avrebbe potuto spianare la strada all’ascesa politica di Cosimo.
Ed era ben decisa a sfruttarla fino in fondo, eliminando i possibili
ostacoli che vi si frapponessero.
L’avanzare del magma lungo le pendici del vulcano aveva
lasciato molti abitanti dei luoghi senza ricovero e li aveva costretti
a cercare nuovi posti dove potessero costruire le loro abitazioni.
Questa tendenza veniva apprezzata e sostenuta dal governo
della città, che vedeva così aumentare il numero dei cittadini e
scongiurare la crisi demografica. Fette cospicue di popolazione
avrebbero dato un impulso non indifferente alle disastrose
economie dei loro bilanci.
Parecchie zone periferiche di Catania, come, ad esempio, Zia
Lisa, o Ognina, o il recente quartiere del Borgo, furono offerte
ai senzatetto affinché le utilizzassero per risiedervi, chiedendo in
cambio una quota per l’affitto.
Si mescolavano dunque motivi umanitari ed interessi di vario
genere e, questa volta, in una sintesi che accontentava entrambe le
parti, e senza che nessuno ne fosse danneggiato…
Giacomo stesso aveva informato Cosimo che alcune terre
sciarose, confinanti con la parte nord della città, appartenenti al
Vescovo erano state date in affitto al Comune che s’impegnava ad
offrire una somma annua per costruire la chiesa di sant’Agata al
Borgo. 9
Cosimo pensò immediatamente di trarre profitto dall’intera
faccenda. L’affare da poco concluso con l’ignara cugina Gravina
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