Page 165 - Corti di carta
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interamente a me. Dapprima io mi beavo: non mi capitava da tempo
ricevere tante attenzioni: qualcuno sempre accanto a me, che ero
abituato a trascinarmi da una trattoria ad un’altra, in una pensioncina
ammobiliata e maleodorante, con il tanfo del fritto sulle scale… e i
bambini che frignano nei corridoi».
«La prego…».
«Così mi ero assuefatto subito a questo stile di vita. Pensavo che
fossero i primi tempi e poi tutto si sarebbe aggiustato, messo a posto
da sé. Lo dicono in molti che i primi anni di un matrimonio sono i
più duri, ma poi si trova un’intesa e tutto va avanti.
Solo che col passare del tempo le cose si facevano più difficili.
Lei diventava sempre più esigente e meno comprensiva. Io la
accontentavo in ogni cosa, anche nel suo attaccamento morboso a
quella bestiolina».
«Lei non ama gli animali?».
«No, no, anzi. Per la verità mi sono quasi indifferenti, ma sono
allergico al loro pelo: sia dei cani che dei gatti. Mi provocano una
forte rinite, e mi lacrimano anche gli occhi, come può vedere; da
quando sono qui non ho fatto altro che soffiarmi il naso…Ma
Evelina non aveva nessuna comprensione di questo, mi obbligava
anzi a portarla fuori due volte al giorno, e poi me la trovavo
dappertutto: a volte anche sul letto, e guai se mi spazientivo, mi
avrebbe accusato di crudeltà mentale…».
«Uhm, capisco! Ma mi dica, e mi scusi per l’indiscrezione, ma è
per capire: come andavano i vostri rapporti diciamo così “intimi”?».
L’uomo si aggiusta la cravatta, visibilmente imbarazzato,
giocherella con le carte che stanno lì, sulla scrivania.
«N…normali, direi…».
«Cosa intende per normali?».
«Sa, all’inizio c’è la novità, la passione. Lei non aveva avuto
nessuna esperienza prima, così… Mi toccava accontentarmi. Poi, a
poco a poco è subentrata l’abitudine e… direi una certa crudeltà da
parte sua».
«Si spieghi meglio».
«Sembrava che lo facesse apposta… Sì, mi sembrava quasi sadica
a volte. Le piaceva, sì, insomma, provocarmi e poi mi lasciava così a
metà, adducendo le scuse più assurde, non so: un mal di testa o un
improvviso pensiero ossessionante, e doveva alzarsi subito…ed io
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