Page 160 - Corti di carta
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inanellava sulla sua fronte, dopo avere compiuto  un capriccioso
            ghirigoro intorno alle narici.
               Però, in quel momento il disegnatore ebbe il sopravvento, e già
            immaginava   i   tratti   ora   nervosi,   ora   oscuri   con   cui   l’avrebbe
            disegnata…

               Al commissariato…
               «Devo congratularmi con lei, Laurence. Se non fosse stato per il
            suo deciso intervento non avremmo risolto il caso».
               (Gli dà amichevolmente delle pacche sulle spalle, dopo avergli
            stretto la mano).
               PAT PAT PAT.
               «Sono   io   che   devo   ringraziare   lei,   Commissario…   Grazie   a
            questo caso, ho conosciuto la donna della mia vita…»
               AHH AHH ...
               (Ridono divertiti).

               Il suo sguardo era diventato più patetico, quasi supplicante. Le
            labbra (non aveva fatto caso al loro disegno morbido e netto allo
            stesso   tempo,   al   labbro   superiore   leggermente   imbronciato)   si
            increspavano con un tremito leggero che sembrava invitante. I capelli
            biondi le incorniciavano il viso con uno stile un po’ antiquato eppure
            gradevole. Avrebbe voluto scostaglieli dalla fronte, dove qualche
            ciocca s’era adagiata mollemente.
               Non era certo se credere o no alla storia, ma in quel momento
            Lorenzo provò un senso di sincera comprensione, e…avrebbe voluto
            aiutarla, in ogni modo. Trovò la maniera più semplice e naturale: le
            prese leggermente, quasi senza accorgersene, la mano destra che era
            rimasta sotto il tavolino del bar, inerte e leggermente fredda. La
            portò alle labbra, con un gesto dolce e cavalleresco insieme.

               Qualche mese più tardi…
               Laurence e Nadia si tengono per mano, sono in una spiaggia dei
            Carabi, sotto il solleone.
               «Amore…».
               «SMACK SMACK».
               «Adesso comincia una nuova esistenza...».




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