Page 59 - Corti di carta
P. 59
appuntamento telefonico: io farò tre squilli martedì prossimo
alle sei di pomeriggio, mi interromperò e poi chiamerò di
nuovo. Non sarà necessario che tu senta la mia voce: fai
rispondere al bambino.
Intesi? Ti avverto, Marta, non fare passi falsi!
Matteo
«Pronto, Marina, sei tu?».
«Sì, Marta, mi trovi per caso, stavo uscendo, ho una fretta
terribile!».
«Non ti faccio perdere tempo, allora. Voglio parlarti. Magari ti
mando un’e-mail e ti spiego tutto».
«Niente di grave, spero!».
«Ti spiego per lettera».
«A presto».
Cara Marina,
sono a pezzi. Ho bisogno del tuo aiuto. Ho bisogno di
sfogarmi con un’amica, e per questo ti chiedo di venire un po’
a casa tua, in campagna.
Io e Matteo ci siamo lasciati di brutto, e questa volta
definitivamente.
Lui mi tortura di telefonate, vuole vedere Nik, mi attacca
con argomenti ricattatori, cerca di farmi venire sensi di
colpa… un inferno, insomma.
Io non voglio vederlo, ho troppo sofferto. Ormai la misura
è colma, non c’è, non ci può più essere niente tra noi, dopo
quello che mi ha fatto, un’ennesima volta.
Ho sopportato tutto sperando che si ravvedesse, che si
rendesse finalmente conto di quanto mi aveva fatto penare.
Invece niente.
Questa non gliela faccio passare, poi ti spiego, poi
parleremo. Fammi sapere, mandami un rigo
Marta e Nik
57