Page 96 - Corti di carta
P. 96
però, l’inebriante esposizione dei palazzi, dei ponticelli e della piazza
cedeva il posto a qualcosa di più quotidiano e più consueto, ma non
per questo meno seducente e accattivante.
Era una Venezia più dimessa, fatta di palazzi scrostati e di
anonimi camminamenti, una Venezia con i panni stesi e i gradini
sbrecciati, senza bifore né volute di pietra, senza la brulicante
presenza dei turisti che si accaparrano il poco spazio disponibile.
Questa città bisognava conoscerla a poco a poco, con pudore e
garbo, senza curiosità e sopraffazione. Solo allora sapeva ripagare
con l’improvviso apparire di qualche angolo pittoresco o di qualche
scorcio incontaminato.
Così Ettore procedeva quasi a zonzo, senza una meta ben precisa,
con la mente scarica.
Si trovò davanti ad una copisteria dall’aspetto austero. Dalla porta
socchiusa e scura emanava un odore d’inchiostro e di stampa fresca.
Entrò. Il proprietario, con addosso un camicione nero e pochi capelli,
lavorava con la testa china su una pagina da comporre.
«Desidera?» alzò il sopracciglio guardandolo da sotto gli occhiali
da presbite.
«Due fotocopie di questi fogli, per piacere».
Mentre l’uomo eseguiva, Ettore ebbe modo di vedere, accatastate
su un ripiano, delle stampe a inchiostro di china, con paesaggi e
località della regione e delle città vicine.
Le scorreva una per una riconoscendo talvolta qualche luogo, ma
senza soffermarsi lungamente. Ad un tratto ebbe un sussulto, ne
guardò attentamente una che gli sembrò familiare.
All’uomo che si avvicinava porgendogli i fogli, chiese conferma
della sua supposizione, domandò il prezzo della stampa, ringraziò ed
uscì.
La villa del Brenta! L’aveva riconosciuta subito. Non poté
contenere l’inevitabile agglomerato di sensazioni che quello schizzo
aveva prodotto in lui.
A volte, più si tenta di soffocare qualcosa cacciandolo giù in
basso, e più questo qualcosa inaspettatamente riemerge negli spazi
della coscienza rimasti liberi.
Una sgradevole sensazione di disagio lo costrinse a fermarsi un
po’, a prendere fiato.
94