Page 21 - La via d'uscita
P. 21

ORAZIONI E CONVIVIALITÀ

                 Quella settimana la consueta recita del SS Rosario del ve-
               nerdì fu spostata alla domenica successiva e non fu come
               tutte le altre. Oltre alla famiglia Trigona al completo, erano
               stati invitati anche alcuni importanti esponenti del clero
               e della municipalità cittadina. Per questo don Orazio era
               presente, e non solo. Si festeggiava infatti la Madonna del
               Rosario, ed in questa evenienza la cantilenante litania sa-
               rebbe stata seguita da una cena offerta in onore di essi e di
               alcuni membri dell’aristocrazia locale con cui il padrone di
               casa intrecciava affari e consuetudini venatorie.
                 Donna Assunta indossava un abito di un rosso scuro, san-
               guigno, appena ravvivato dall’ampio colletto di pizzo bian-
               co che accentuava il pallore del suo volto; teneva in mano
               l’immancabile rosario di avorio che le era stato regalato
               dalla madre superiora del convento dove aveva trascorso
               gli anni della fanciullezza. Non se ne sarebbe mai separa-
               ta, ed anche se in quell’occasione non spettava a lei, come
               di consueto, guidare la recita delle poste, le sue dita sottili
               e nervose stringevano e facevano scorrere i grani con un
               febbrile accanimento. Accanto a lei il marito, sprofondato
               nella poltrona con un atteggiamento di circostanza. I ge-
               melli Lorenzo e Giuseppe, quindicenni, seduti vicini, si lan-
               ciavano ogni tanto delle occhiate d’intesa, ma tenevano gli
               occhi bassi, giacché la presenza del Vicario Generale e dei
               rappresentanti  del Senato  incutevano un  certo timore e
               non volevano incappare nelle ire del padre, di cui avevano
               più volte saggiato gli effetti.
                 Agnese, troppo piccola per stare in quel consesso, dopo
               aver fatto una breve apparizione ed avere ricevuto le lodi
               di tali autorevoli personaggi, era stata accompagnata via
               da Concetta.

                 “Pater noster, qui es in cælis, santificétur nomen Tuum, adveniat


                                            19
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26