Page 80 - La via d'uscita
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si esaltavano i patimenti, le mortificazioni, le angherie che
venivano visti come elementi di santità e di venerazione.
Lei non solo rifiutava tali percorsi accidentati, ma rifiuta-
va anche la prospettiva di rimanere in Convento. Non era
questo il percorso che avrebbe voluto fare. Adesso che le
cose le si prospettavano in maniera più chiara, Agnese capì
in maniera inequivocabile che non era questa la vita che il
Signore aveva scelto per lei.
Così l’intervento di suor Crocifissa si mostrò come una
cartina di tornasole, facendo emergere dubbi, perplessità
e inclinazioni.
Un giorno si rivolse così a Concetta che si trovava là per
una delle sue incombenze.
“Vedi, Concetta, io voglio seguire i precetti ed i coman-
damenti della nostra religione, non mi allontanerei mai da
essi, ma penso che si possa onorarli anche solo facendo del
bene, con atti di carità e di aiuto verso il prossimo”
Sapeva che Concetta prestava servizio anche presso l’O-
spedale cittadino di san Marco e riceveva gratificazione
per questi servizi, non fosse altro che per la riconoscenza e
l’affetto che i malati le dimostravano. E Concetta non pote-
va fare a meno di annuire, pensando che le sue sfortunate
vicende amorose si erano risolte in modo positivo.
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La madre Badessa era lì, seduta al suo tavolo di lavoro
controllando ordini e fatture.
Una striscia di sole che penetrava dalla finestra accan-
to illuminava il suo volto creando delle ombre anomale e
nascondendone l’espressione. Doveva essere adirata per
qualche motivo. In ogni caso non era serena la sua voce
quando si rivolse a suor Crocifissa invitandola a sedersi.
“Si accomodi, sorella. L’ho chiamata per avere dei raggua-
gli circa la sua missione con Agnese. Presumo che i risultati
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