Page 50 - Tempo scomposto
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riesce a determinare il corso degli eventi che non siamo
noi a scegliere, ma che riescono a convogliare la nostra vita
verso una strada piuttosto che un’altra.
Eppure, a dispetto delle più rosee aspettative, Manlio
Russo ed io ci fummo antipatici a prima vista. Forse per-
ché mi aveva fatto fare più di tre quarti d’ora d’anticamera,
prima di ricevermi, o per qualche insano diverbio avuto
con un assistente o col professore stesso ed era quindi mal-
disposto senza peraltro riuscire a nasconderlo, assunse nei
miei confronti un atteggiamento di supponente acribia,
piuttosto ingiustificato per il momento in atto; volle ve-
dere il mio libretto, analizzò il mio curriculum, mi chiese
perché avevo scelto quella materia piuttosto che un’altra e
dopo avermi sogguardata quasi soppesandomi dalla testa
fino ai piedi, mi consegnò una lista di argomenti tra i quali
avrei dovuto scegliere quello della mia tesi, fissandomi un
generico appuntamento desunto dal suo orario di ricevi-
mento una volta che tale scelta fosse stata effettuata.
Confesso che mi allontanai piuttosto turbata e quasi
pentita di essermi rivolta a lui. Ma quando ebbi letto per
intero l’elenco, forse la mia confusione aumentò perché
ogni argomento m’interessava quasi più dell’altro ed allora
all’incertezza per l’inaspettato svolgersi degli eventi si ag-
giunse l’incertezza per la scelta in se stessa.
No, non è vero che la Storia fosse sempre stata tra le mie
materie preferite: a scuola l’avevo vissuta come una serie
di avvenimenti e di date da mandare giù a memoria, senza
riuscire a coglierne il nesso casuale, ma poi all’Università
l’avevo apprezzata non solo grazie alla preparazione dei do-
centi, ma anche al fatto di aver potuto abbracciare in una
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