Page 40 - Miette Mineo - La lava e la polvere
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ne andrò a rubare…”
“Non siamo noi che dobbiamo andare a rubare, o a chiedere
l’elemosina, come fanno alcuni, ma è il governo che ci deve
aiutare…Sono loro che comandano, e non devono mettere le
gabelle per la povera gente…!”
“Sì, è vero, le gabelle…se le pagassero loro, le gabelle!”
“Ci vuole una rivolta, non dobbiamo stare solo a lamentarci…
Ci vuole una rivolta del popolo, come quella del ’47! “ 4
“Ma se sono morti tutti, in quella rivolta, chè ancora c’è qualche
testa infilzata nella forca, come quella del Cicala, che aveva voluto
fare il capopopolo!”
“Vincono sempre loro, è una legge di natura: cadono sempre
in piedi, come i gatti giù dagli abbaini…E se qualcuno si spinge
troppo al di là, la vendetta è atroce: come la testa di Bernardo
Paternò che fu acciuffato da un tale, che per prendersi la taglia,
trascinò il suo corpo insanguinato per le vie della città…”
”Organizzazione ci vuole, organizzazione! Il Paternò era stato
tradito dai suoi che si sbandarono alle prime cannonate sparate
sul Bastione Grande dalle artiglierie del Castello Ursino, e in
particolare dal suo artigliere, Giuseppe Speciale che scomparve, e
per questo tradimento fu fatto nobile dagli spagnoli…”
Amari discorsi che si stemperarono, quasi per incanto, nei versi
che uno dei popolani cominciò a declamare per zittire la folla
inferocita:
“La tirannia li calcagni ‘ncarca,
L’abusu e lu putiri strica e curca;
Ogni nazioni ch’a sta terra sbarca,
Si diverti cu nui sempri a la turca;
Sempri lu circu ‘n frunti nni ricarca
A viviri nni tocca amara urca;
E s’accussì nni sècuta la varca,
Megghiu ca nni nni jissimu a la furca!”
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