Page 61 - Miette Mineo - La lava e la polvere
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Da quando le case dei coloni erano state abbandonate perché
           investite dalla lava, s’era scatenata la furia degli sciacalli e dei ladri
           che profittavano di quanto era stato lasciato dai poveri abitanti che
           fuggivano al pericolo incombente. Naturale quindi che il giovane
           stesse all’erta, nel timore di cadere anche lui vittima dei malfattori.
              Ma questa volta la scena che gli si presentava davanti era diversa:
           si trattava di un gruppo di profughi che arrancavano faticosamente
           trasportando le loro misere masserizie su una specie di carriola
           arrangiata che un uomo trascinava faticosamente. Lo seguivano
           una donna giovane, ingrossata e affaticata dall’avanzata maternità,
           e due bambini, tenuti per mano da lei stessa.
              I due uomini si squadrarono con diffidenza, ma sentendosi poi
           rassicurati alla vista l’uno dell’altro, il giovane padre si rivolse a
           Carmelo:
              “Salute a voi! Non abbiate timore! Stiamo andando a Paternò,
           dalla sorella di mia moglie che ci darà ricovero fino a che lei non
           partorisca.”
              Grosse lacrime di rabbia cominciavano a scendergli giù fino alle
           gote rotonde e alla bocca che era diventata una smorfia dolorosa.
              “Abbiamo perso tutto quello che avevamo! Se siete un buon
           cristiano, ci potete aiutare? Mia moglie è sfiancata dalla fatica, non
           ce la fa più e ancora manca un bel pezzo di strada fino alle prime
           case. Non so dove state andando, ma potreste prendere su lei ed i
           bambini?”
              Carmelo non ebbe un momento di esitazione: si compiacque,
           mentalmente di avere portato il carrettino; pensò che era stata una
           cosa utile,  quasi voluta  dall’Alto  se avesse potuto  aiutare  della
           povera gente.
              Il  carretto  stentò  a  partire  per  il  peso  aggiuntivo;  le  ruote
           cigolarono e girarono un po’ a vuoto, ma lasciando una scia di
           polvere nerastra, divenuta fanghiglia per la pioggia, si avviò alla
           volta del paese.





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