Page 45 - Corti di carta
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il suo amico architetto aveva voluto così unici.
Divani ad angolo, digradanti su piani sfalsati, luci soffuse e
intriganti, una pista da ballo un po’ laterale, spaziosa ed articolata.
Ma il pezzo forte era sicuramente il bar, un bancone ad esse che
offriva ogni genere di drink. I colori dominanti erano il rosso e il
nero.
Il Capriccio era venuto proprio bene. Era il suo orgoglio e la sua
realizzazione, dal momento che i libri li aveva gettati alle ortiche e
con essi la laurea a cui suo padre teneva così tanto…
Certo, erano stati anni molto duri quelli che erano venuti durante
l’università.
Poi c’era stata la storia con Christine, il matrimonio-lampo, il
figlio in mezzo, la separazione, il ritorno di lei in Danimarca,
l’affannosa ricerca di un lavoro per mantenerli. Gianni aveva fatto di
tutto in quel periodo, anche il DJ la notte e il rappresentante la
mattina.
I “tiratardi” cominciavano ad arrivare, a gruppi sempre più
consistenti, finché il locale fu tutto pieno e nella pista non ci fu
neppure un po’ di spazio per ballare.
Quasi controvoglia Enrico aveva accettato di uscire, quella sera.
Lo annoiavano le solite battute, le risate un po’ grassocce, la superfi-
cialità del gruppo. Un gruppo di single alla ricerca dell’incontro
giusto.
Stasera c’era una ragazza nuova che era venuta con Luciano e
Martina. Un’amica di Aldo. Si chiamava Teresa. Era carina e sexy al
punto giusto, spiritosa, ma non troppo.
La voce rauca e sensuale di Grace Jones aveva intanto attaccato
La vie en rose e tutti, proprio tutti del gruppo si erano precipitati
sulla pista, come colti da un moto irrefrenabile.
«Quand il me prend dans ses bras, il me parle tout bas je vois la
vie en rose, il me dit des mots d’amour, des mots de tous les jours...
Moi pour lui dans la vie, il me l’a dit, l’a jurè pour la vie...».
Teresa sembrava molto compresa di ciò che stava facendo, rapita
dalla musica.
Tra un ancheggiamento e un altro, Enrico si chiedeva come una
canzone così dolce e appassionata sulle labbra della Piaf, potesse
diventare un tale concentrato di sensualità trasgressiva.
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