Page 70 - Corti di carta
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Con gli occhi spalancati e il visetto proteso verso lo zio, Luca
beveva ogni parola. La parola guerra evocava in lui solo i suoi solda-
tini o il Risiko che faceva con i compagni a qualche riunione.
«Le cose che raccontava erano terribili. Non aveva mai dimen-
ticato questa tragica esperienza. Anche dopo molto tempo, anche
dopo avere avuto quattro figli, tua nonna racconta che ogni tanto gli
capitava di avere degli incubi la notte».
Prima di addormentarsi Luca ripensava alle parole dello zio. Con
interesse sempre crescente ritornò molte volte alla scatola fiorata,
lesse una per una le lettere dal fronte, guardò attentamente le foto-
grafie sbiadite che le accompagnavano.
Rimuginò su parole come silenzio, veglia, bomba a mano,
gavetta, trincea, cecchino, licenza-premio. Era la prima volta che le
sentiva.
Non aveva detto niente ai suoi amici del paese solo perché non
c’era stata l’occasione: si pensava solo a giocare con loro, ma ne
voleva parlare, sì, con suo padre; aveva moltissime cose da chieder-
gli, anche perché era maggiore di suo zio e aveva conosciuto il
nonno meglio di lui.
Alla nonna no, perché ogni volta che si nominava il marito
defunto cominciava a piangere come una fontana e le sue figlie non
volevano che se ne parlasse.
I giorni rotolavano come barattoli, uno dopo l’altro. Adesso i
ragazzini si riunivano, a turno, nelle rispettive case dove mani
premurose preparavano loro fette di pane imburrato con lo zucchero
sopra, o mafalde imbottite con fette di mortadella rosee e profumate,
secondo i casi.
Adesso preferivano giochi più tranquilli, come la scopa,
rubamazzo, la dama. Oppure sfogliare album di figurine che avevano
raccolto durante l’anno trascorso, oppure sbirciare qualche rivista
“da grandi” sottratta all’attenzione degli adulti.
Settembre ormai volgeva al termine e si stava organizzando la
scampagnata di fine-estate a cui avrebbe partecipato tutta la famiglia
Moretti al completo, anche i genitori di Luca, venuti per l’occasione
a riprendersi il figlio, e la famiglia di Mario, che erano amici più
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