Page 101 - La via d'uscita
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IN DUE
L’avevano cercata senza riuscire a trovarla subito. Le pia-
ceva, infatti, come prima, del resto, nelle ore libere da im-
pegni, estraniarsi in qualche angolo nascosto del conven-
to. Nella sua cella non c’era. Ma finalmente si scorse la sua
sagoma venire incontro nel chiostro con gli occhi bassi, col
libro delle preghiere in mezzo alle mani.
“Agnese, Agnese, Non mi riconosci?”
Adele non riusciva ancora a memorizzare il suo nuovo
nome: suor Maddalena.
Non poté non alzare gli occhi e si trovò di fronte la figu-
ra cara, tanto cercata e desiderata dell’amica. Perduta?
Allontanata per sempre? Ma intanto era lì, accanto a lei,
che allargava le braccia per stringerla, che porgeva il volto
ridente in segno di saluto.
Non poté non rispondere con lo stesso tipo di affetto, e
come se il tempo fosse tornato indietro per magia, si ritro-
varono avvinghiate insieme, come prima.
L’effusione aveva diluito i sentimenti contrastanti che al-
bergavano nell’animo di suor Maddalena, avvolgendoli in
un groviglio indifferenziato. L’acuta fitta di gelosia e di di-
sappunto per le mancanze dell’amica furono annullate in
un solo attimo e prevalsero la gioia, la curiosità e la sorpre-
sa.
“Quanto tempo, Adele! Quanto mi sei mancata! Ma fatti
vedere, raccontami di te, del tuo matrimonio, della tua vita
di adesso. … Non mi sarei aspettata, sai, di incontrarti, di
vederti … così presto!”
Niente di meglio per Adele che parlare, cosa che sapeva
fare più di ogni altra; e così cominciò dall’incontro, ai prepa-
rativi, affrettati perché così aveva voluto lo zio Tommaso.
Dalla cerimonia, intima, con pochi invitati, all’abito sem-
plice, di stoffa bianca damascata, in due pezzi, con la gon-
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