Page 103 - La via d'uscita
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naca senza convinzione, monaca senza che nessuno l’aves-
se ascoltata o chiesto il suo parere.
Pensò a quanto dovesse avere sofferto in quei lunghi mesi
da sola, senza il conforto di qualcuno che potesse ascoltar-
la e comprenderla. Si sentì quasi colpevole per questo.
Maddalena le sembrò rassegnata solo apparentemente.
Piegata, sì, ma solo per necessità. Si percepiva in lei la ri-
nuncia accettata come inevitabile, ma la ribellione covava
dentro di lei, inespressa e non addomesticata.
E i versi? I suoi amati versi che avevano impegnato tante
volte le sue notti insonni? Aveva dovuto abbandonare an-
che quelli?
No, c’era adesso un nuovo confessore, che veniva dalle
Americhe e a lui aveva chiesto l’autorizzazione di leggere,
di continuare a scrivere. Permesso ottenuto, a patto che le
sue opere potessero essere lette in pubblico e naturalmen-
te, pensava Maddalena, avessero un carattere religioso.
Inoltre le aveva fatto capire che a lui premeva molto la sin-
cerità delle vocazioni, era contro le monacazioni forzate,
ma lei, no, non aveva parlato. Non si sentiva sicura e non
aveva neanche in mente gli elementi che potessero suffra-
gare un’eventuale richiesta in tal senso.
Adele aveva assorbito, con il volto proteso, senza inter-
romperla, il lungo racconto che suor Maddalena aveva
dispiegato senza tralasciare nulla. In silenzio, però, la sua
mente lavorava e così rispose, dopo avere un po’ meditato.
“Ascoltami, Agnese (continuava a chiamarla con l’antico
nome) io non so nulla di queste faccende che riguardano le
autorità religiose. Ma ho sentito parlare di un caso, avve-
nuto nel convento di Nicosia in cui una giovane monaca,
forzata dalla famiglia a prendere i voti, ha intentato causa,
o qualcosa di simile e, dopo un procedimento legale, è riu-
scita ad ottenere l’annullamento di tali voti, e non solo: ha
ottenuto anche la restituzione del patrimonio che era sta-
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