Page 107 - La via d'uscita
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non vivono tra queste mura e che potrebbero dare questa
testimonianza per affetto, per convenienza. La nostra Su-
periora avrebbe da ridire. Non ti viene in mente nessun’al-
tra?”
Suor Maddalena si fermò un attimo a scandagliare la sua
mente per trovare una possibile risposta. Non voleva an-
cora esplicitare quanto Agnese le stava suggerendo di fare.
Decise allora di prendere tempo.
“Non sono sicura, devo vedere, cercare in giro, domanda-
re e vedere se posso darle una risposta più precisa.”
“Quand’è così penso che sia prematuro compiere il primo
passo. Accertiamoci che sia tutto in regola, prima di proce-
dere. Penso che il nostro colloquio finisca qui, per adesso.”
E sollevò la testa verso di lei con la mano in un accenno di
benedizione che Maddalena percepì come un congedo, e si
allontanò, dunque dopo essersi ossequiosamente inchina-
ta verso il reverendo Padre.
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Era tornata in cella a precipizio, non senza essere passata
prima dalla chiesa ed essersi prostrata davanti al Santissi-
mo. L’odore dell’incenso che aveva accompagnato la fun-
zione da poco conclusasi rendeva l’aria leggera e profuma-
ta. Era questa, l’inconfondibile atmosfera con cui avrebbe
dovuto convivere per il resto dei suoi giorni? Oppure le si
aprivano altre prospettive dall’esito incerto?
Dopo avere un poco pregato, non trovò di meglio da fare
che prendere carta e penna.
“Il mio povero cuore è afflitto e addolorato
da sincero patimento amareggiato.
Tu solo, Altissimo vedi e sai
la cagione delle pene e dell’inganno
ma niuna mano può molcere l’affanno
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