Page 111 - La via d'uscita
P. 111

QUALCUNO ASCOLTA

                 A stabilire un contatto con la suora allontanata dal mo-
               nastero vi riuscì Concetta, sfruttando le numerose cono-
               scenze fatte durante il suo servizio all’Ospedale. Lì aveva
               conosciuto un giovane, dotato di un carretto, figlio di un
               ammalato assai riconoscente per le cure che gli stava pre-
               stando, che si offrì generosamente di accompagnarla in
               quella parte del convento fuori dalla città. La campagna
               arida e pietrosa, punteggiata da erbacce secche e fichi d’In-
               dia dalle pale screpolate e bizzarramente piegate dal ven-
               to, non era distante, ma la trazzera da percorrere era ac-
               cidentata e piena di curve, prima che si arrivasse al primo
               nucleo abitativo, un gruppo di casolari tra cui c’era quello
               appartenente al Convento. Non appena arrivati Concetta
               si disse che per nessun altro avrebbe fatto questi sacrifici,
               se non per Agnese.
                 Si presentò a suor Crocifissa che sembrò contenta di ve-
               derla e che accolse l’invito della testimonianza da rendere
               al momento opportuno senza alcuna obiezione. Anzi, le
               sembrò una possibilità per abbandonare quest’eremo che
               la isolava dal resto della comunità a cui ancora si sentiva
               legata. Quando sarebbe avvenuto il trasferimento? Non si
               sapeva ancora, l’importante era che avesse dato il suo con-
               senso. Qualcuno l’avrebbe prelevata a tempo debito, col
               permesso della Superiora. Si sarebbe trovato il modo.
                 Quando Concetta riferì a suor Maddalena l’esito positi-
               vo della sua missione, quest’ultima l’abbracciò fortemente
               ringraziandola per quello che era riuscita a fare nonostan-
               te le difficoltà. Adesso attendeva solo la risposta di Adele e
               di suo marito per avviare la questione. Il tempo iniziava il
               suo lento cammino, si poteva cominciare a sperare.


                 “Il mio vero nome è Carmela Balsamo e presto rimasi or-
               fana di padre. La mia famiglia era onesta ma poverissima,


                                            109
   106   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116