Page 115 - La via d'uscita
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di quelli che affrescano la nostra bellissima chiesa. Imparai
tante cose nei primi anni, anche a leggere, sorretta da una
forza di volontà che non sospettavo di avere. Posso dire
che il convento mi ha salvata. Ma questo stato di cose durò
fino alla nomina dell’attuale Badessa suor Angela Benfat-
to. Lei è imparentata con la nobile famiglia presso cui pre-
stavo servizio prima della mia disgrazia e quindi deve aver
saputo quanto è accaduto. Credo che il vincolo del segre-
to la esenti dal rivelare la verità, ma è evidente che non è
animata dagli stessi sentimenti di pietà caritatevole che
mostrava chi l’ha preceduta, e quindi non fa nulla per na-
scondere la sua antipatia nei miei confronti, vessandomi
e ricattandomi con la minaccia di rivelare i miei trascorsi,
facendo di me quello che vuole. Ultimamente mi ha man-
dato qui, come in una specie di esilio in cui la vita non è la
stessa che nel Convento”
Prima di lasciarla, colpita dalla sua storia, Concetta non
poté fare a meno di chiederle se era pentita di quel che ave-
va fatto.
“Ho chiesto sì, il perdono divino e spero di averlo ottenu-
to, perché la mia condotta è stata una continua e perpetua
espiazione. Ma la mia ribellione, per quanto inutile sia sta-
ta, non la rinnego perché con essa ho mostrato un piccolo
barlume di dignità, e non ho annullato del tutto la mia per-
sona. Credo che se sono nata con un destino disgraziato,
ho cercato di reagire ad esso. E - mostrando la gamba offe-
sa - ancora ne porto i segni ...”
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