Page 120 - La via d'uscita
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Ma tale spiegazione, se dapprima riuscì a mettere un tap-
po ai pettegolezzi, divenne poi un incessante argomento di
conversazione soprattutto quando si diffuse la notizia che
padre Lorenzo era stato convocato a Roma per questio-
ni inerenti al suo ordine e che non avrebbe più ricoperto
la sua carica di confessore. Un prete mandato dalla Curia
l’avrebbe sostituito. Inutile dire che la notizia gettò suor
Maddalena nella più nera disperazione. Si sentiva abban-
donata, temeva di non trovare più l’appoggio in cui spera-
va per risolvere il suo problema; ed anche le altre avevano
accolto la notizia con vivo disappunto, tanto la figura del
confessore aveva inciso sulle anime delle moniali.
Frattanto erano passati alcuni giorni e l’assenza di suor
Benedetta cominciava a sembrare davvero inspiegabile. La
Badessa diede finalmente l’ordine di violare l’intimità della
sua cella, ma la monaca non c’era: sembrava che non l’oc-
cupasse da tempo, tanto tutto appariva in ordine. Dov’era
finita suor Benedetta? S’era forse allontanata dal convento
senza che nessuno se ne accorgesse? E se così era, dove po-
teva essere andata? Per quanto se ne sapesse, non aveva
parenti prossimi a Catania. Qualcuno osò persino mettere
in relazione la sua scomparsa con la partenza del gesuita,
ma la cosa suonò come una bestemmia. Il comportamen-
to di don Lorenzo era stato inappuntabile per tutto il perio-
do che s’era fermato all’Ascensione.
Intanto il tempo passava senza che nessuna spiegazione
chiarisse il mistero.
Un senso di paura e di cupezza aleggiava per le stanze,
per le celle e per il refettorio; qualcuno, dotato di una fan-
tasia più fervida, disse che era opera del demonio e che il
Signore castigava il Convento perché qualche monaca non
aveva rispettato i santi insegnamenti e qualcuna aveva
peccato, forse proprio suor Benedetta che per questo era
stata punita, bastava guardare il suo comportamento così
difforme dalla norma.
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