Page 121 - La via d'uscita
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Fu allora tutto un tramestio, un rimescolio di canti, di
preghiere di atti penitenziali un sussurrio continuo di im-
pressioni, di confidenze che le monache si scambiavano
forse perché ognuna riteneva di avere qualcosa da farsi
perdonare. E si chiedeva pietà e conforto al Signore e alla
Madonna.
Poi, inaspettatamente, durante la recita del rosario, la
madre superiora interrompendo il sacro rituale, fece si-
lenzio e comunicò la notizia che nessuna avrebbe voluto
sentire. Con un filo di voce ed in preda a una forte emozio-
ne, disse che il corpo di suor Benedetta era stato trovato in
fondo al pozzo intorno al quale era solita aggirarsi prima di
dedicarsi alla ricerca delle sue amate piante. Se n’era accor-
to il giardiniere che proprio nell’atto di tirare l’acqua, aveva
fatto la macabra scoperta.
Un silenzio, tagliente come la lama di un coltello e gelido
come una lastra di ghiaccio, avvolse cose e persone.
Suor Benedetta s’era lasciata cadere per poi annegare
nell’acqua senza un gemito, senza un grido che qualcuno
avesse potuto sentire. Se ne era andata nell’ombra, così
com’era vissuta. La morte risaliva a qualche tempo prima,
e bisognava avvisare le autorità competenti e mettersi in
contatto con la famiglia che viveva lontana, in un’altra cit-
tà.
Mentre si compivano le indagini e si svolgevano le pieto-
se incombenze per darle un’adeguata sepoltura, la sua cel-
la fu ispezionata in ogni sua parte, alla ricerca di elementi
che spiegassero i motivi del tragico gesto.
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