Page 123 - La via d'uscita
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IL PROCESSO
Era passato il tempo necessario prima che si potesse dare
avvio alla pratica. L’iter burocratico relativo ai processi nul-
litatis professionis era piuttosto complesso.
Innanzi tutto era necessario produrre la certificazione
dell’avvenuta professione:
“Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo Amen, nell’anno del Si-
gnore 1754 io suor Maria Maddalena nel secolo chiamata donna
Agnese Trigona della città di Catania prometto la mia stabilità e
moralità dei miei costumi e obbedienza secondo la regola bene-
dettina in presenza di Dio e di tutti li Santi in presenza del mastro
vicario e della priora suor Angela Benfatto e di tutte le monache di
questo monastero e in fede del vero sottoscrivo questa petizione
nel giorno 14 aprile. Io suor Maddalena confirmo come sopra”.
Rivolgendosi all’Eccellentissimo Vescovo della città di Ca-
tania, suor Maddalena aveva scritto preliminarmente una
supplica in cui esponeva tutte le circostanze che l’avevano
portata a prendere i voti contro la sua volontà. Come, es-
sendo stata santamente educata nel Convento della SS.
Ascensione, aveva seguito come si conveniva le regole di
tale cenobio, ma non aveva mai manifestato affatto la vo-
lontà di farsi monaca, sentendosi più portata nei confronti
del secolo piuttosto che del prendere i voti. A tale condizio-
ne era stata obbligata dalla volontà paterna che aveva eser-
citato la sua costrizione segregandola nella sua camera finché
non avesse ceduto.
I voti erano stati inoltre pronunciati prima del tempo pre-
stabilito, quando non aveva ancora compiuto i sedici anni,
col permesso della Madre Superiora del Convento. La sua
salute ne aveva risentito. Frequentemente era soggetta a
febbri ed alterazioni del suo umore che la sfiancavano fa-
cendola dimagrire e rendendola pallida ed emaciata. Era
stata inoltre privata e defraudata della sua parte dotale
che le spettava in quanto appartenente ad una famiglia
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