Page 109 - La via d'uscita
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ciò non fa che confermare la necessità della determinazio-
ne di abbandonarlo. Sarebbe una buona sposa di Cristo chi
preferirebbe un abbraccio carnale a quello, sia pure misti-
co, avvolgente ed inebriante con lo sposo celeste?
So di essere blasfema, e Dio mi perdoni per questo, ma
farei qualsiasi cosa mi dicesse di fare padre Lorenzo. Qual-
siasi cosa, tanto la sua persona mi ha presa e coinvolta in-
teramente. Mi piacerebbe che i suoi occhi si posassero su
di me con uno sguardo pieno, ricco di allusioni. E non di-
sdegnerei neanche che le sue mani si posassero sulla mia
persona. Ma cosa dico? Cosa sto pensando? Tutto questo
è pura fantasia, immaginazione malata, vagheggiamento
inconsistente …”
Rendendosi conto che la sua mente si era spinta troppo
oltre e preoccupandosi del fatto che i suoi scritti potessero
essere letti da qualcuno, Suor Maddalena chiuse le carte
che aveva davanti e pervasa da un’ansia febbrile e dal terro-
re di essere scoperta, nascose l’intero incartamento sotto il
materasso, lasciando ben visibile sullo scrittoio solo il libro
di preghiere e degli appunti vergati di sua mano su argo-
menti religiosi. E cominciò a pregare, una sequela di giacu-
latorie recitate senza interruzione alcuna, in un crescendo
concitato, con gli occhi chiusi e le mani giunte, contratte
sotto il mento, finché non fu ora di andare a letto.
La mattina successiva la sua mente s’era già messa in
moto frugando tra i suoi ricordi qualcuno che potesse es-
sere utile alla sua causa.
Ma come aveva fatto a non pensarci prima? Tra le conso-
relle che le erano state più vicine le venne in mente la figura
di suor Crocifissa, con cui aveva condiviso l’anno preceden-
te il progetto di catechesi dedicato alle più piccole e a cui,
talvolta, aveva aperto il suo cuore.
Figura strana, sfuggente quella di suor Crocifissa. Ne
ricordava il fisico piegato, come se avesse un passato do-
loroso da nascondere, e l’andamento claudicante, malfer-
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