Page 98 - La via d'uscita
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zione. Questo pensiero la confortò non poco, anche se la
sfiorò il dubbio di avere frainteso o di essere andata troppo
oltre con la sua immaginazione.
Ma il contatto diretto, attraverso la confessione avrebbe
chiarito ogni incertezza. Con questo pensiero si dispose
alla notte con animo sereno, come non le capitava da tem-
po.
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Il silenzio avvolgeva l’ampio spazio della chiesa renden-
dola ancora più grande, ancora più sacro il mistero che l’av-
volgeva. Suor Maddalena aveva aspettato che le sue con-
sorelle fossero uscite tutte, in modo da essere lei l’ultima a
confessarsi.
La grata divideva i due interlocutori rendendone impos-
sibile la vista, e la loro comunicazione si affidava solo alle
parole, al colore che la voce assumeva nei mutamenti della
conversazione. Per un attimo Agnese pensò che forse don
Lorenzo dovesse essere stanco, e che non era il momento
opportuno per aprire così il suo cuore. Ma quando comin-
ciò a parlare, il suo tono di voce era così fermo che pensò
quanto dovesse essere forte e allenato a reggere un ritmo
così serrato, e ne fu subito coinvolta.
Si presentò, parlando della sua famiglia, della sua vita
trascorsa in convento, della sua monacazione così recente.
Parole generiche, reticenti, che nascondevano la verità dei
fatti. In realtà aveva timore ad esporsi così, a primo acchito
ad un giudizio che poteva essere severo e disarmante, per-
ché temeva che poi non avrebbe potuto più parlare.
Ma una domanda, pronunciata dal confessore, le diede la
possibilità di svelarsi.
Don Lorenzo aveva chiesto, e lo faceva con tutte, come
prassi, la sincerità della sua vocazione. La sua esperienza
nei vari conventi, dopo essere tornato dalle missioni, lo
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