Page 152 - Tempo scomposto
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Antonio, non se n’era presentata l’opportunità, ma sicura-
mente non apprezzava questa posizione negazionista, così
come, ne era sicura, non l’avrebbe apprezzata neanche lui.
Tacitamente l’avevano considerata del tutto irrilevante per
occuparsene. E adesso, per puro caso, si trovava davanti
uno strano personaggio, venuto chissà da dove, che ripete-
va con il ritmo di una mitragliatrice, improbabili tesi e ra-
gionamenti chiaramente fallaci. Lo spirito dell’insegnante
la soccorse, e pensò che le sue parole avrebbero potuto se
non correggerla, almeno farla riflettere.
- Signorina, la prego di riflettere su alcune cose che lei ha
detto. Sa benissimo che la nostra libertà non può essere
illimitata, ma finisce laddove comincia la liberà dell’altro;
ora, se tutti gli scienziati ci dicono che dobbiamo indos-
sare la mascherina per garantire non solo la nostra salute,
ma anche quella degli altri, il non farlo non riguardereb-
be solo la nostra vita della quale, al limite, siamo padroni,
ma anche quella degli altri per cui non possiamo in alcun
modo decidere…e allora, difendere solo ed esclusivamente
la nostra libertà è un atto egoistico e solipsistico di autoaf-
fermazione, perché non tiene conto del fatto che viviamo
in una comunità in cui ci sono sì, diritti, ma anche doveri
da rispettare.
La giovane sembrava non solo contrariata e non con-
vinta delle affermazioni di Mirta, ma le respingeva netta-
mente, al di là della loro ragionevolezza, e dopo qualche
riflessione tornò alla carica parlando degli errori che si era-
no commessi nella storia e sfiorò l’argomento dell’olocau-
sto, definendolo un’affermazione volutamente esagerata
e spacciata per giustificare le posizioni dei vincitori della
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