Page 153 - Tempo scomposto
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guerra. Mirta la guardò con sospetto, quasi con malcelata
              antipatia: una tipa insipida e saccente che sciorinava argo-
              menti pretestuosi con l’arroganza propria dei presuntuo-
              si. Non poté resistere, non riuscì a trattenere la sua indi-
              gnazione; no, su quel punto lei non ammetteva repliche e
              quindi si produsse in una vera e propria invettiva, alzando
              suo malgrado la voce:
                -No, su questo punto non la faccio continuare, su que-
              sto argomento non posso passarci sopra con nonchalance;
              abbiamo fatto in facoltà interi corsi dedicati all’olocausto
              e abbiamo interrogato e coinvolto personaggi importan-
              ti che purtroppo hanno subito sulla propria pelle questo
              orrore che non finirà mai di indignarci!  Ha mai sentito
              parlare  di  Liliana  Segre?  È  la  testimonianza  vivente  di
              quanto dico. Con l’unica colpa di essere nata ebrea è sta-
              ta deportata ad Auschwitz all’età di tredici anni col padre
              che non ha più rivisto, eliminato insieme con i nonni; è
              stata liberata solo due anni dopo, nel 1945, impiegando
              tutto il suo tempo a cercare di costruirsi una personalità
              accettabile dopo questo terribile vissuto. È riuscita ad ave-
              re una vita normale, ma poi ha sentito il bisogno di par-
              tecipare agli altri, soprattutto ai giovani, quest’esperien-
              za indimenticabile perché serva da monito di modo che
              questi avvenimenti non si ripetano più, per educare alla
              convivenza civile e pacifica contro ogni forma di razzismo
              e di sopruso dell’uomo contro il suo simile. Due anni fa è
              stata nominata senatrice a vita… Inoltre, se non bastassero
              queste testimonianze, la invito a fare una visita ai luoghi di
              cui parliamo, così potrà vedere con i suoi occhi che non si
              tratta di falsi storici, ma che i forni crematori e i campi di


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