Page 76 - Tempo scomposto
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che soffrivano di gravi disturbi che lei tentava di curare.
S’era conquistata così la fiducia della nobile catanese e così
non poté fare a meno dall’intromettersi nella faccenda e
dispensare i suoi consigli, anche se non espressamente ri-
chiesti.
-È lei, sua cugina Caterina la causa dei suoi mali…È per
colpa sua se non riesce a rimanere incinta…Mi creda, du-
chessa, per il bene che le voglio, dobbiamo fare qualcosa
per renderla inoffensiva! Una fattura, ci vuole una fattu-
ra…
-Ma no, non si fanno queste cose a danno degli altri
-obiettava Anna debolmente- e se poi lo scoprono? I mem-
bri dell’Inquisizione sono in giro, sono stati avvistati da
queste parti, e con quello che sta succedendo a Messina…
-Guardi cos’ho trovato: dei capelli di sua cugina impi-
gliati nei bottoni del suo cappotto. Sono rossi, no? E allo-
ra sono di sua cugina…
E mentre così parlava Damiana aveva preso un limone,
lo aveva trafitto da ogni parte con le spine di rovo e, avvolti
i capelli di Caterina intorno al frutto giallo, lo mostrava
ad Anna.
-Dove lo nascondiamo?
-Ma non lo troveranno? Se perquisiscono la mia stanza
da letto!
-La sua stanza? Non oserebbero mai farle un affronto
simile! In ogni caso neghi, neghi sempre, mi accollerò io
qualsiasi responsabilità, a lei non possono fare niente, stia
tranquilla…
E senza che Anna potesse opporsi, aveva nascosto l’og-
getto del contendere sotto la cassapanca della stanza di
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