Page 33 - Miette Mineo - La lava e la polvere
P. 33

Madonna posta nella nicchia accanto al confessionale. La guardava
           sorridendo, le volute del mantello che scendevano mollemente fino
           ai piedi, il piccolo tenuto saldamente in braccio. Si sentì rincuorata,
           quasi che quell’abbraccio materno e avvolgente si propagasse fino
           a lei, a scaldarle i muscoli intirizziti e il cuore in tumulto.
              Aprì completamente il cuore confessando le sue preoccupazioni
           e le sue speranze, chiedendo aiuto e conforto. Il padre le promise
           che  si  sarebbe  prontamente  informato  sulla  condizione  di  quel
           giovane, e le raccomandò prudenza e preghiera.
              Uscì dalla chiesa che era giorno chiaro; a quel punto decise che
           sarebbe andata direttamente dalla baronessa, senza ripassare da
           casa.
              Svoltò quindi a destra, dalla porta di Carlo V, accanto alla quale
           gorgogliava  l’acqua  dei  sette  canali  e prese per la  via  Lanaria,
           dopo  essersi  fermata  pochi  minuti  presso  la  fonte  omonima,
           per  rendere  omaggio  alla  patrona.  Le  venne  in  mente  che  quel
           bassorilievo,  incastonato  nel  corpo  delle  mura,  ricordava  il
           punto da cui erano partite le reliquie della santa prima di essere
           portate  a  Costantinopoli.  Ringraziò  mentalmente  il  Signore  per
           aver consentito il ritorno in patria delle sacre spoglie, e riprese il
           cammino, sempre costeggiando il tracciato delle mura poderose.
           Dieci minuti dopo picchiava il pesante battente di casa Moncada.























                                                                         33
   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38