Page 102 - Corti di carta
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occhi. Ebbe un attimo di stupore, come se vedesse per la prima volta
quel giovane uomo di cui non conosceva l’identità, muoversi e agire
con una vita autonoma, indipendente dalla sua volontà. E a queste
sensazioni si aggiungeva un pizzico di compiacimento, perché
l’immagine riflessa negli specchi non era sgradevole, anzi. La
distensione e la soddisfazione si potevano leggere sul suo volto,
come prima avrebbero potuto individuarsi noia e insofferenza.
Era importante per lui la prova di Carlo, perché tra pochi giorni
sarebbe stato il suo turno e voleva tastare il polso della Commis-
sione.
Gli amici erano tutti là e lo accolsero con saluti fragorosi e
ammiccanti da cui traspariva, neanche troppo nascostamente, un po’
d’invidia.
Riuscì a bypassare le domande incalzanti e le mute richieste di
qualcuno e si tuffò in un’approfonditissima conversazione con
l’amico, ricavandone la netta sensazione che ben poco, ormai, gli
rimaneva da fare.
Cercò Costanza che a questo punto doveva essere in aula-
solfeggio per la lezione. Non aveva voglia di farsi vedere dagli
allievi più giovani, e così rimase un po’ in disparte, semi-nascosto da
un pilastro che divideva in due l’ampia sala.
La scoprì seduta accanto ad un allievo sconosciuto, in atteggia-
mento molto confidenziale, intenta a mangiucchiare qualcosa che
entrambi attingevano da un cartoccio che lui teneva in mano.
Non poté fare a meno di sorridere e di pensare tra sé come gli
piaceva e in fondo ammirava questo modo di fare così disinvolto che
niente e nessuno poteva mettere in crisi, o suscitare una qualche
forma di imbarazzo. Costanza era così: disarmante nella sua
maliziosa ingenuità, trasparente nella sua irriflessiva immediatezza.
Ma accanto a queste considerazioni una sottile punta di gelosia si
faceva strada tra le pieghe della sua acquiescenza: chi era questo
sconosciuto? Da quanto tempo si conoscevano?
Carlo lo chiamava, nel frattempo, e doveva correre se non voleva
perdere quegli appunti a cui teneva così tanto.
Il suo esame era fissato per la prossima settimana. Aveva voglia
di rilassarsi prima di affrontarlo, anche perché non aveva più niente
da provare, ormai. O tantomeno da ripassare. La cercò sul telefonino:
voleva uscire, prendere qualcosa fuori quella sera.
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