Page 125 - Corti di carta
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Sono passati degli anni e Maria è stata scarcerata per effetto
dell’indulto, ma non può tornare in patria perché non c’è posto per
una mussulmana col suo passato; vive così, col suo fardello di orrori
difficili da capire, che la accompagneranno sempre, ma con i denti
rifatti e forse potrà sorridere, in qualche parte del mondo.
Chissà perché i tagli appartengono al mondo dei detenuti come se
fossero un marchio della loro identità? Uno di essi viene dalla
Romania; è stato arrestato su un furgoncino pieno di armi di cui
asserisce non sapere assolutamente nulla. Non c’è un solo centimetro
quadrato della sua pelle che non sia solcato da tagli appena fatti con
la lametta! Lui non scrive perché analfabeta, ma in genere i detenuti
consumano pacchi di lettere per intessere una fittissima corrispon-
denza con chicchessia. Forse è un modo di sentirsi “vivi” e integrati
nel mondo circostante, o di tenere il cuore “in caldo”.
Fernando è estremamente mite, dolcissimo e affettuoso. È accu-
sato di essere uno scafista, accusa che lui nega e non è difficile
credergli, data la sua indole pacifica.
Lentamente i suoi rapporti con gli altri detenuti si guastano, si
teme che subisca violenza da parte degli altri, anche se lui non lo
ammette. Comincia a rifiutarsi di camminare, lo mettono su una
sedia a rotelle, non ce la fa neanche a tenere la testa dritta.
Gli affiancano un altro detenuto che lo accudisce, lo lava, lo veste
lo fa mangiare. Lo spediscono in un centro specializzato dove ritorna
ad essere normale.
Quando ritorna “in sede” giunge la bruttissima notizia che lo Sri
Lanka è stato squassato dallo tsunami. Fernando piange per sua
madre che è rimasta senza casa. Solita colletta, il denaro viene
inviato in patria. Arriva il momento della scarcerazione e lui riparte
chissà per dove, senza più dare notizie di sé.
Molti detenuti sono di religione musulmana e hanno bisogno di
pregare cinque volte al giorno dopo avere fatto le abluzioni. Ma
come è pensabile fare ciò in celle strettissime dove sono ammassati
parecchi “utenti” che professano religioni diverse? Ecco il sorgere di
incomprensioni che possono sfociare in litigi più o meno violenti.
Hicham è sempre triste e sta tutto il giorno a pregare sul suo
tappetino orientale. È molto depresso per la vergogna che e il
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