Page 127 - Corti di carta
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hanno detto…”. Agghiacciante il finale: “Anche se in Italia non c’è
la pena di morte, sono tanti i detenuti condannati a morte ed è
altissimo il numero dei suicidi”.
Anche questa volta i cancelli, uno dopo l’altro, si sono richiusi
dietro di lei.
La sensazione che c’è qualcuno “dentro” che fa parte di un
mondo a sé, l’accompagnerà sempre quando sarà “fuori”. E allora
avrà voglia di tornarci, e di lottare, e di prodigarsi perché le cose, col
tempo, possano migliorare.
(Le storie dei detenuti sono tratte da libro “Parole in libertà” lettere dal
carcere edito dal centro Astalli)
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