Page 18 - Corti di carta
P. 18

sette tra fratelli e sorelle – che i lavori di casa avevano presto
            maturata e resa consapevole.
               Quando tornava da scuola o quando andava a Messa con le sue
            sorelle c’era sempre lui, Turi, che scorrazzava con la sua rombante
            motoretta sollevando polvere e rimbrotti.
               I genitori di Mara s’erano dati da fare per saperne di più di questo
            picciotto dai modi spicci che insidiava la loro bambina. E Turi non
            godeva certo di buona fama: poca voglia di lavorare, rissoso, cattive
            compagnie, dubbia reputazione.
               Ma quando, uscendo trafelata un giorno da scuola, lui l’aveva
            fermata regalandole un fiore e, guardandola di traverso, le aveva
            fatto   un   sorriso   di   quelli   che   entrano   per   sempre   nell’anima;   e
            quando, qualche tempo dopo, l’aveva tirata per un braccio e le si era
            avvicinato così tanto da farle sentire il suo fiato sulle guance e il
            cuore le era schizzato prepotentemente in gola, battendo all’impaz-
            zata, mentre un tremore sconosciuto le aveva invaso il petto, Mara
            non aveva capito più nulla.
               Anni di musi, di litigi, di porte sbattute in faccia. Anni di pianti
            soffocati dal cuscino, di occhi rossi e di nasi soffiati in fretta e di
            cose frettolosamente nascoste.
               Non era servito a nulla.
               «Voglio solo lui!».
               «Piuttosto mi ammazzo!».
               Di fronte a un’ostinazione così caparbia alla fine avevano dovuto
            cedere anche loro e così Mara a quindici anni e mezzo era già
            fidanzata con Turi.
               Non erano stati anni facili nemmeno dopo, quando Mara aveva
            dovuto capire per forza che tipo era.
               La   spavalderia   era   diventata   arroganza,   l’indolenza   colpevole
            apatia, la superficialità pericolosa connivenza.
               Le assenze inspiegabili di Turi non si contavano più. Dove era,
            che cosa faceva, e soprattutto con chi? Queste domande, dapprima
            senza risposta nella giovane mente di Mara, poco a poco acquista-
            vano una consistente inquietudine.
               «Non vedi che tipo è, figlia mia!». Le lacrime della madre le
            ustionavano il cuore.
               «Qualche volta te lo portano ammazzato, con i piedi a paletta, e
            qualche squarcio sul petto. Di quelli che non guariscono, però».


                                          16
   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23