Page 52 - La via d'uscita
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purtroppo ha una storia molto dolorosa alle spalle, ma la
sua famiglia non è seconda a nessuna in quanto a nobili
natali!”
Non aveva potuto saperne di più, né gli sembrava oppor-
tuno insistere in quella circostanza. Dopo avere dato sfogo
alle proprie capacità di rimatori gli invitati si erano river-
sati nella stanza da pranzo, dove si offriva un rinfresco in
onore della festeggiata. Ma Filippo, che non aveva potuto
avvicinarla in quel frangente, aveva continuato a pensarci
spesso, non potendo nascondere a se stesso di essere stato
colpito.
“È Cupido che schiocca le sue frecce quando meno te lo
aspetti, caro mio!” gli aveva risposto suo cugino che non
disdegnava, neppure lui, le figure poetiche e le rime.
“Devo avvicinarla, prima che parta e che sia troppo tardi, pri-
ma che torni a Catania nel suo bel ricovero… Ma come fare?”
La messa solenne dell’Epifania gliene diede occasione.
Sapeva che i Guastella sarebbero stati presenti occupan-
do il loro posto ed aveva previsto anche come avvicinarla
quando, a cerimonia conclusa sul sagrato della chiesa di
san Domenico, i fedeli si scambiavano gli auguri che pone-
vano fine alle festività natalizie.
Vincendo la timidezza iniziale si avvicinò a lei approfit-
tando del momento in cui era rimasta sola, un po’ estrania-
ta dal capannello che avevano formato parenti ed amici.
“Signorina, signorina. Lei forse non si ricorda di me, non
mi ha notato! Ma ci siamo visti a casa mia, quando si fe-
steggiava il compleanno di mia sorella … Volevo … dirle,
farle sapere ... insomma, volevo darle questo!”
E prima ancora che Adele potesse rendersi conto di quel-
lo che stava succedendo, si trovò in mano una busta pro-
fumata che con mossa assai rapida e galante il giovane le
aveva messo nella mano guantata, quella destra, che la
fanciulla aveva teso quasi meccanicamente col proposito
di salutarlo.
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