Page 59 - La via d'uscita
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SVILUPPI IMPREVEDIBILI
S’erano riaperte le porte del convento; si tornava alla vita
di sempre, scandita dai ritmi consueti. Agnese non vedeva
l’ora di riabbracciare Adele, di metterla a parte dei suoi pro-
gressi poetici e di farsi raccontare da lei le novità di questa
celeberrima Contea di cui aveva sentito parlare cogliendo
qua e là frasi diverse nelle conversazioni che s’intrecciava-
no a casa sua.
Eppure fu così difficile avvicinarla! L’aveva vista appena
appena da lontano. La figuretta sottile nell’abito scuro, le
sembrò più alta, il portamento leggermente dissimile da
quello consueto. Ma no! Erano soltanto impressioni, acu-
ite dalla distanza forzata, dalle innumerevoli pratiche che
differivano l’abbraccio, prolungavano l’attesa. Durante le
vacanze erano state fatte delle modifiche nella camerata
delle giovani: i letti erano stati separati da sottili cortine di
tende per garantire una maggiore intimità, la sorveglianza
s’era fatta più stretta e così non sapeva più dove avevano
collocato Adele. Cominciò a pensare e a temere che i loro
abbracci notturni sarebbero stati molto più difficili da re-
alizzare.
In realtà la poverina non sapeva che molte decisioni era-
no passate sopra la sua testa in quel periodo, e che i cam-
biamenti nel dormitorio erano solo il preludio di quello che
la sua mente si rifiutava di accettare. Intanto passarono
parecchi giorni prima che le due amiche potessero vedersi
a quattr’occhi.
Questo avvenne in un momento di convivialità dovuto
ad una ricorrenza religiosa, quando la presenza di molti in-
vitati diluiva il protocollo da seguire.
“Finalmente, Adele! Non puoi sapere quanto ti ho desi-
derata! Hai visto la novità nella camerata? .... Temo che i
nostri incontri notturni non potranno più avvenire”
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