Page 63 - La via d'uscita
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gressi man mano che si manifestano. È mia, nostra ferma
intensione di lasciala al Convento quanto prima, facendole
prendere i voti che sua madre rimpiange tanto di non aver
potuto assumere a suo tempo. È chiaro che il mio contri-
buto economico ci sarebbe, eccome! Proprio dalla madre
ha ereditato una piccola proprietà alla Piana, non lontana
dalla città e che, grazie alle mie cure operose, sono riuscito
a rendere produttiva con viti e ulivi che forniscono una ren-
dita sicura. Sarebbe questa la parte dotale che conferirei
al Convento nel caso di una sua monacazione, e, natural-
mente, offrirei tutto l’appoggio che le serve per la sua riele-
zione … Mi sono spiegato?”
Gli occhi di suor Angela brillarono per un attimo rivelan-
do pensieri tutt’altro che ispirati al voto di povertà a suo
tempo proferito.
“Ma naturalmente, non c’è alcun problema, se questa è la
volontà della giovane non possiamo fare altro che prender-
ne atto con vera gioia!”
Ma Orazio tergiversava, si vedeva che il suo pensiero non
era stato interamente espresso:
“… Ecco, vedete, io vorrei che qualcosa o qualcuno faces-
se da supporto a questo importantissimo passo che mia
figlia deve compiere. Sa come sono le giovani! … È difficile
decifrare i loro pensieri, le loro reali inclinazioni! E, se per
un capriccio o una cattiva disposizione d’animo si oppo-
nesse! Non abbiamo mai affrontato l’argomento, quindi
vorrei, per così dire, metterla di fronte al fatto compiuto.
Mi capisce, vero? La sua monacazione è per noi un fatto im-
portantissimo, indiscutibile, e il non farlo cambierebbe gli
equilibri che si sono creati all’interno della famiglia!”
I suoi occhi avevano lampeggiato dicendo queste parole,
e il suo mento s’era spinto in avanti, dimostrando la precisa
volontà di esecuzione del progetto.
Suor Angela rimase per un momento interdetta. Le di-
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