Page 66 - La via d'uscita
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terarie e che voglio dedicarle perché rispecchia in pieno i
sentimenti di fortissima ammirazione che la sua persona
ha suscitato in me.
Non abbiamo avuto modo e occasione di conoscerci me-
glio, a causa della sua breve permanenza, ma non posso
negare che sono rimasto colpito non solo dalla leggiadria
della sua persona, ma anche dalla nobiltà del portamento
che rivela la sua ascendenza. Quindi, se lo desidera, pos-
siamo intrecciare un dialogo epistolare per conoscerci me-
glio e per vedere se ci sono delle affinità tra noi, cosa in cui
credo fortemente. Le mie intenzioni sono assolutamente
serie, può chiedere di me ai suoi parenti. Non le sarà dif-
ficile trovare il modo opportuno se vorrà darmi la gioia di
rispondermi.
In fede, suo devotissimo Filippo Moncada”
E nell’ansia febbrile di aprire, per poi richiudere subito la
missiva, Adele si accorse appena che un fiore, un tenero
fiorellino essiccato che era stato messo in mezzo al foglio,
era caduto. Lo riprese subito, pensando alla gentilezza d’a-
nimo di chi aveva avuto questo pensiero.
Ma intanto la piacevole sorpresa di avere suscitato senti-
menti così delicati, da cui potevano scaturire conseguenze
impreviste e piacevoli aveva messo in moto il suo cervello;
Adele si sforzava di ricordare le sembianze del giovane che
aveva visto così fugacemente sul sagrato della chiesa, così
coperto e intabarrato da riuscire a distinguerne solo gli oc-
chi. Infatti solo quelli ricordava: neri e vellutati, pieni di una
languida dolcezza.
Per questo si era concentrata sulla sera della festa del
compleanno della sorella, ma era troppo confusa ed ignara
per potere ricordare alcunché; c’erano molte persone sco-
nosciute e forse faceva parte di un gruppo di giovani che si
erano messi un po’ in disparte ad ascoltare e commentare
le poesie che venivano lette. Ma quale fosse tra quelli, che
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