Page 107 - Tempo scomposto
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va incontro al disastro. I padri devono fare spazio alla vita
dei figli. La parabola del figliol prodigo ci mostra un padre
che sa tramontare, che sa lasciare andare il figlio e sa farlo
tornare. Il figlio giusto è quello che sa essere erede: l’eredità
non è fedeltà al passato, ma fare esperienza del mondo, del
viaggio, diventare un figlio nuovo, giustamente eretico.
- È vero: ultimamente ho cercato di recuperare il mio
rapporto con lei, di comprendere cosa fa e cosa vuole fare,
ormai alla sua età dovrebbe saperlo, e invece eccola lì che
naviga ancora a vista, persa tra mille inghippi e mille sug-
gestioni contrastanti. Se ho deciso di partire e di assentar-
mi per un po’, è stato anche perché ho voluto responsabi-
lizzarla, metterla un po’ con le spalle al muro, farle capire
che deve scegliere.
- Ed hai fatto bene. Anch’io ho avuto difficoltà nel con-
durre il rapporto con i miei figli, soprattutto dopo la sepa-
razione, di cui mi sentivo in parte colpevole. Vedi, il ruolo
del padre è diverso. In psicanalisi il padre –prescindendo
anche in questo caso dalla mera paternità biologica– è
il custode del senso umano della legge, cioè che noi, in
quanto umani, siamo tenuti a fare esperienza del limite,
dell’impossibile. Il padre custodisce il senso della legge
perché custodisce il senso del limite. È padre colui che cu-
stodisce il senso del limite e dunque, in questo senso, sa
pronunciare un «no» che resiste a ogni forma di dialogo e
di compromesso. Con ciò non si intende esaltare il valore
repressivo e autoritario del «no», cioè un uso inumano
della legge. La legge del padre, se vuole davvero essere tale,
nel momento stesso in cui pone il senso del limite e fa esi-
stere l’impossibile, è necessario che il padre sia testimone
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