Page 102 - Tempo scomposto
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pratico; c’erano due parti, il piano terra e quello superiore,
perché vidi una scala di legno che saliva; in basso un unico
grande ambiente con la cucina, la tavola da pranzo ed il
soggiorno con due divani e delle poltrone accanto al cami-
netto in pietra lavica che delimitavano la zona conversa-
zione. Mi piacque l’atmosfera rustica eppure ricercata che
era riuscito a creare, atmosfera che era in buona sintonia
con l’esterno, con l’ambiente rurale etneo che prevedeva
l’utilizzo dei materiali del luogo: pietra lavica e legno si
fondevano bene anche nella facciata, di cui aveva voluto
conservare la struttura originaria, senza troppi interventi
invasivi.
Ebbi bisogno del bagno e anche di quello rimasi soddi-
sfatta.
- Fai tutto da te? Non ci posso credere! È tutto così pu-
lito e ordinato!
- No, naturalmente, c’è una signora del paese che viene
tre volte la settimana, e poi…io mi so barcamenare abba-
stanza bene: sono, per necessità di cose, diventato una
perfetta massaia! - E mentre diceva questo, col grembiu-
le addosso e brandendo qualche attrezzo del mestiere in
mano, mi venne un’irrefrenabile risata che a stento riuscii
a soffocare, e così ridemmo entrambi, come due bambini
contenti di fare insieme qualcosa di insolito e divertente.
L’odore della salsiccia si era diffuso piacevolmente per
tutta la stanza; la pasta stava ultimando la sua cottura ed
io, solo dopo molte insistenze, ero riuscita ad apparecchia-
re per due. Ciò mi fece sentire molto a mio agio: s’era cre-
ato un clima di affettuoso cameratismo tra noi, come se
ci conoscessimo da molto più tempo. Il freddo aveva au-
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