Page 133 - Tempo scomposto
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ai treni prima che fosse promulgato il decreto ministeriale.
Anche io mi trovavo nella stessa situazione, seppure inver-
tita, di non potere andare dai miei familiari. E questa sta-
va cominciando a diventare una penosa limitazione. Ma
Antonio sembrava non comprendere appieno questo mio
disagio e continuava a leggermi l’articolo:
“E qui entra in campo la psicoanalisi, che ci insegna da
Freud e Melanie Klein in poi, che nelle aree più arcaiche
della nostra mente dominano l’aggressività, il bisogno di
accaparrarci dei beni alle spese dell’altro quanto più possia-
mo. Senza pensare alle conseguenze dei nostri atti preda-
tori. Perché questo atteggiamento cannibalico, cainesco?
Perché abbiamo paura. Prezioso l’insegnamento di Freud,
secondo il quale la percezione dell’esistenza dell’altro nasce
nell’odio in quanto l’altro viene vissuto (ed è!) come limite
del Sé. Perché abbiamo paura di aver paura. Ecco perché è
importante, crescendo, imparare a elaborare un senso in-
terno di persecuzione considerato inconsciamente come
irrimediabile con i mezzi del lavoro psichico. Che ci mette
nelle condizioni di proteggere noi stessi proteggendo l’al-
tro da ciò che di male gli potremmo fare. Perché mediante
la sopravvivenza dell’altro potrò paradossalmente garanti-
re la mia. E non per o mediante la paura della punizione.
Come ci ha mostrato Piaget, fondando la differenza tra
pensiero concreto e pensiero astratto o morale.”
-Mamma! Scusami, forse ti disturbo!
-Ma no, cara, dimmi pure, come vanno le cose? Sono
qui, ma vorrei essere con voi, ogni momento. Purtroppo
non è ancora possibile.
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