Page 137 - Tempo scomposto
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ta e travolta dalla passione, non ero in grado di ragionare.
                Non facevo quasi niente, limitandomi di osservarlo ed
              offrendo il mio aiuto se ce ne fosse stato bisogno. Mentre
              sbucciava le arance, le pelava e le metteva sul fuoco insie-
              me allo zucchero, i nostri discorsi si dipanavano nello spa-
              zio angusto e profumato dove erano sorti.
                - Cos’è per te l’amore? Sai, mi è capitato di fare mie e di
              verificare alcune riflessioni sull’argomento. Perché noi sia-
              mo innamorati, non è vero?- I suoi occhi lampeggiarono
              mentre mi rivolgeva questa semplice domanda.      5
                Quante persone ci sono in una? Mi chiedevo quale fosse
              in quel momento la vera essenza di Antonio che conoscevo
              poco, è vero, ma di cui sapevo tutto o quasi quello che c’e-
              ra da sapere per avermelo lui raccontato nell’arco di quel-
              le volte in cui i nostri corpi s’incontravano furiosamente.
              Solo che avvertivo chiaramente che la conoscenza di una
              persona non si esaurisce nel racconto di sé, per quanto sin-
              cero possa essere, perché è sempre una conoscenza parziale
              e soggettiva, un racconto inficiato dal proprio punto di
              vista. Una persona è fatta di umori, reticenze e silenzi dove
              il non-detto assume una valenza maggiore dell’esplicitato.
                La buttai un poco sull’ironico, perché questa domanda
              mi aveva sempre messo in seria difficoltà, devo ammetter-
              lo. Per me l’amore era stato sempre una forma di affetto
              scambievole, basato sulla complicità e sulla condivisione
              di  argomenti  ed  interessi  reciproci,  ma  con  i  piedi  ben
              piantati per terra. Un guardare nella stessa direzione, un
              darsi forza l’uno con l’altro, la mano nella mano pur man-
              tenendo la propria irripetibile individualità. Così era stato
              con Manlio, nei lunghi anni della nostra vita insieme in


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