Page 139 - Tempo scomposto
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Come poteva pensare a cose del genere quando tutto
stava bruciando intorno a noi, quando la precarietà del-
la nostra situazione ci imponeva di concentrarci su altre
cose, ben più importanti e cogenti? Così pensai in quel
momento, e molte altre volte, ma mi guardai bene dal
rispondergli su questo tono, e, preoccupata che non mi
avrebbe seguito, preferii seguire il filo del discorso.
- Teoria inoppugnabile, non c’è che dire. Ma il nostro è
stato un incontro del tutto inaspettato, del tutto casuale…
Quando ti ho visto lavorare in Biblioteca, non mi sarei mai
immaginata che poteva finire in questo modo tra noi, così
come non avrei mai potuto immaginare che ci saremmo
trovati in una contingenza così drammatica come quella
che stiamo vivendo oggi. Quindi la casualità non sempre
è positiva. Per quanto riguarda noi, non sono sicura che
la nostra storia possa durare: quando me ne potrò andare,
perché prima o poi me ne andrò, riprenderemo la vita di
sempre. C’è un mondo che mi aspetta di là, c’è una trama
di rapporti che mi tengono ancorata a quella realtà dalla
quale non potrei sfuggire neanche se volessi.
- Ti sfugge l’importanza dell’incontro. Proprio perché
ci siamo conosciuti in maniera del tutto casuale il nostro
incontro è stato così significativo e pregnante, Certe cose
non si programmano, si verificano così, del tutto inaspet-
tatamente. Non sai quanto mi sono sentito solo in questi
anni: il rapporto con i mei figli da costruire, il rapporto
con la mia ex-moglie da mantenere e da gestire per il loro
bene… ho creduto d’impazzire, avevo bisogno di qualcu-
no che mi capisse e mi ascoltasse e intorno a me c’era solo
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