Page 116 - Corti di carta
P. 116

«Samantha è andata via venerdì 12. Da allora non l’ho più rivista.
            Ha preso l’aereo delle 18.00. Aveva una sfilata a Cleveland. Da
            allora più nulla. Né una telefonata, né un messaggio. Niente di lei.
            Non si è fatto vivo ancora nessuno. Se fanno del male alla mia
            bambina...».
               «Non si scoraggi, signora. Sono passati appena 15 giorni…».
               Ad Andrew venivano in mente tante domande, ma lui non era un
            poliziotto,   solo   un   semplice   giornalista   che   doveva   scrivere   un
            articolo.
               Gli parlò a lungo: pareva che avesse il bisogno di sfogarsi con
            qualcuno, mentre il marito, pensieroso, si limitava ad annuire.
               «Samantha era stata una bambina precoce e vivacissima, già a
            sette anni sapeva ballare, recitava nel teatro della scuola. Si capiva
            che avrebbe avuto un avvenire brillante. A diciotto anni la presero,
            dopo un casting, nella migliore agenzia di fotomodelle. Era quello
            che voleva fare: viaggiare, conoscere gente nuova, guadagnare abba-
            stanza da potersi passare ogni capriccio. Era molto quotata, sì, molto
            ricercata e lavorava anche per i giornali. Noi veniamo dal Montana,
            siamo gente semplice. Ci siamo trasferiti qui per lei…».
               Più tardi, riavvolgendo il nastro per riascoltare la registrazione,
            ricordò altri particolari del colloquio. Ripensò a quanto gli aveva
            detto Liza a proposito della sua amicizia con Morgana. Cominciò a
            scartabellare tra vecchie fotografie che la furia distruttrice della ex
            moglie gli aveva lasciato.
               Dapprima non trovò nulla, ma stava quasi per rinunciare alla
            ricerca quando una fotografia sbiadita e sgranata fece capolino tra le
            carte: due giovani donne abbracciate, quasi a ribadire un patto di
            amicizia   tra   loro:   le   braccia   incrociate   dietro   la   schiena,   i   visi
            paralleli e vicini. Morgana e Samantha, per l’appunto. Dietro una
            data: 22/11/98.

               Dunque Liza aveva ragione: sua moglie, anzi, la sua ex moglie,
            conosceva Samantha che era qualcosa in più di una semplice collega
            per lei. Come mai non gliene aveva mai parlato?
               Qualcosa come un lampo immediato e improvviso gli attraversò
            la mente, illuminando angoli nascosti e dimenticati, o mai conosciuti
            ed esplorati della sua vita. Ogni tanto si aggiungeva un particolare
            nuovo che, come un caleidoscopio variegato, cambiava continua-


                                          114
   111   112   113   114   115   116   117   118   119   120   121