Page 26 - Tempo scomposto
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importanza- era pulita, ordinata, corretta? Sapevo che al-
cune convivenze si erano dimostrate disastrose ed erano
finite col divorzio delle due parti con un seguito rancoro-
so che escludeva qualsiasi riconciliazione. La mia famiglia,
inoltre, non nuotava nell’oro e chiederle di affrontare sa-
crifici inutili per il mio mantenimento, non me la sentivo
proprio.
Come sempre fu Luana a fugare ogni mia incertezza:
-Stasera andiamo da un amico che fa il compleanno, ci
vieni? C’è anche Marina …
Mi preparai controvoglia pensando che sarei rimasta
lì, in disparte, a scrutare se le facce ed i comportamenti si
confacessero al mio modo di essere e di pensare, se l’am-
biente fosse stato troppo dissonante da essi.
Ed invece dovetti ricredermi, perché la serata fu vera-
mente indimenticabile, di quelle che rischiano di lasciare
il segno per sempre, che, se poi ti aspetti che si ripetano,
anche con le stesse persone, ci rimani delusa.
Mauro non faceva storia: un brunetto con i capelli trop-
po ricci e non troppo puliti, la faccia brufolosa e l’aria sac-
cente di “sperto” che se la tira e non dico altro; l’avevo visto
qualche volta in facoltà appiccicato a Luana, tanto che
avevo pensato che stessero insieme, ma non avevo chie-
sto niente per non fare la figura della ficcanaso, cosicché
rimasi un po’ delusa che fosse lui il festeggiato e abboz-
zai un augurio porgendogli l’anonima e scontata scatola
di cioccolatini che agguantò con noncuranza. Poco per
volta e non so dire neanche come, la serata cominciava a
delinearsi, le persone arrivavano e si riunivano a gruppetti,
ridendo e parlando ad alta voce, con grande desiderio di
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